Non a caso il poeta Francesco Petrarca volle trascorrere gli ultimi anni della sua vita proprio in questo borgo nelle vicinanze dei Colli Euganei.
Arquà è costruita in pietra. Una passeggiata per il borgo ci svela edifici antichi, che vanno dal ‘200 al ‘600, molti dei quali sono oggi abitati da privati. |
Fontana del PetrarcaCosì chiamata perché il poeta veniva a prendere l’acqua, anche se le sue origini sono antecedenti, raccoglie le acque che sgorgano naturalmente dai colli; riempie i vicini abbeveratoi che in passato erano utilizzati sia per gli animali, che per lavare i panni. Questa fontana è il simbolo del legame di Arquà all’acqua.
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La casa del PetrarcaUno di questi edifici in via Valleselle è la casa del Petrarca con la scala esterna e, al piano superiore, una finestra che si affaccia sulla Loggia dei Vicari, circondata da un piccolo giardino, dove il poeta coltivava vino, mele e spezie.
La casa gli venne regalata da Francesco il Vecchio da Carrara; nel seminterrato abitava con la sua famiglia, al piano superiore abitava la sua servitù. |